di e con Gabriele Lavia
una produzione
Effimera Srl
promosso da
Associazione Meta APS in collaborazione con Cooperativa Sociale GMB
regia
Gabriele Lavia
di e con Gabriele Lavia
una produzione
Effimera Srl
promosso da
Associazione Meta APS in collaborazione con Cooperativa Sociale GMB
regia
Gabriele Lavia
Le favole di Wilde, con la loro semplicità intrisa di malinconia, costituiscono una delle più note e apprezzate opere del grande esteta, che le scrisse all’apice della propria carriera. L’intento di divertire e educare i piccoli lettori mal cela le sofferenze dell’uomo-autore, la difficoltà di mantenere una doppia vita, tra un matrimonio di facciata e l’omosessualità difficilmente occultabile. Un’opera per ragazzi ma non solo, in cui i personaggi che affollano le storie – principi ingenui, regine in incognito, giganti insicuri, nani da circo, usignoli generosi… – incarnano tutti, ciascuno a proprio modo, le sfaccettature di Wilde, personaggio controverso e avanguardista dell’Inghilterra vittoriana. Epoca, questa, che nelle Favole emerge con tutte le sue spigolose incoerenze, prestandosi a una tenace e pungente critica da parte dell’autore.
Gabriele Lavia, col talento che solo un grande maestro può rivelare, leggerà due dei più famosi racconti della silloge, Il Principe Felice e Un ragguardevole razzo. La statua del Principe Felice e la piccola rondine, non sono che due varianti del carattere di Wilde: mondano e godereccio l’una, malinconico e compassionevole l’altro. Un ragguardevole razzo è una novella sarcastica, una divertente satira dell’ipocrisia borghese: protagonista del racconto infatti è un razzo egocentrico ed arrogante. Autoproclamatosi protagonista di uno spettacolo pirotecnico organizzato dal re, constaterà a proprie spese quanto sia poco saggio trattare gli altri in maniera irrispettosa e come l’arroganza, alla fine, non paghi.